Onestamente, non avevo voglia di scrivere alcunchè. I dati cambiano repentinamente, i social pullulano di post e dati aggiornati anche alla luce delle direttive che si susseguono e un articolo in un blog, soprattutto impossibile da aggiornare con cadenze celeri e up to date, rischierebbe di alimentare ulteriormente un clima di allarmismo generale, più che giustificato, che ovviamente non porterebbe alcun vantaggio.
Piuttosto che discutere sulle scelte strategiche e sui dati epidemiologici che vengono trattati dagli specialisti, mi sono limitato a raccogliere qualche dato dei paper pubblicati ull’AJR e riproposti egregiamente da auntminnie.com, per fare un punto sullo stato attuale delle feature radiologiche della patologia.
TC – Differenze tra Covid-19 e altre patologie da Coronavirus
Nonostante le caratteristiche iconografiche del nuovo Coronavirus (COVID-19) siano molto comuni a quelle delle precedenti SARS e MERS, secondo uno studio dello scorso 28 febbraio sull’AJR del team della Dr.ssa Melina Hosseiny “Radiology Perspective of Coronavirus Disease 2019 (COVID-19): Lessons From Severe Acute Respiratory Syndrome and Middle East Respiratory Syndrom” vi sono caratteristiche peculiari che lo differenziano.
“Although the imaging features of the novel coronavirus (COVID-19) overlap with those of severe acute respiratory syndrome (SARS) and Middle East respiratory syndrome (MERS), there are differences on imaging exams that set the virus apart — particularly that it tends to manifest in both lungs rather than one”
Secondo lo studio, inizialmente, il coinvolgimento polmonare [in COVID -2019] è molto più comune bilateralmente, piuttosto che con manifestazioni monolaterali più tipiche della SARS e MERS.
Anche la SARS (Severe acute respiratory syndrome in inglese) e la MERS (Middle East Respiratory Syndrome) sono patologie causate da un coronavirus. In modo particolare, la SARS fu indentificata nel 2003, causando il contagio di 8422 pazienti e la morte di 916.
La MERS, fu invece identificata nel 2012, infettando 2492 pazienti e la morte di 858; ancora oggi, si segnalano focolai di questa patologia. L’ultimo caso è stato diagnosticato a dicembre 2019.
Dall’outbreak di COVID-19, al giorno odierno, si registrano mondialmente 109668 casi, che hanno causato la morte di circa 3000 pazienti.
Tutte e tre le patologie manifestano un quadro sintomatologico comune e simile a quello delle altre influenze: febbre, dispnea, mialgia, malessere generale e mal di testa.
Tutte e tre le patologie tendono manifestare quadri radiologici di opacità a vetro smerigliato o consolidamento (o entrambi), spesso con l’assenza di linfoadenopatia. Nello studio, si segnala che la diagnosi è spesso stata elaborata per i pazienti con il quadro sintomatologico sopra descritto e un recente viaggio in Cina.
L’autrice continua:
“An investigation of initial chest CT findings in 21 individuals with confirmed COVID-19 reported abnormal findings in 86% of patients, with a majority having bilateral lung involvement,”
Paziente cinese – Uomo 47 a. 2 giorni di sintomatologia con febbre, brividi, tosse produttiva, starnuti, mialgia e spossatezza visitato presso il pronto soccorso. A e B: Immagini TC iniziali che dimostrano piccole aree ovolari di opacità a vetro smerigliato e consolidamento (rettangoli) a livello dell’arco aortico (A) e dei ventricoli (B), nella parte posteriore dei lobi inferiori DX e SIN. C e D: Immagini TC di follow-up ottenute due giorni dopo dimostrano quadro progressivo delle anormalità (rettangoli) a livello dell’arco aortico (C) e ventricoli (D), che coinvolge attualmente zone posteriori del lobo superiore DX e lobo inferiore DX e SIN (Image courtesy AJR)
Diversi punti si delineano anche come elementi prognostici peggiorativi:
SARS: Manifestazioni bilaterali (come nella sindrome respiratoria da distress acuto), 4 o più campi polmonari colpiti, coinvolgimento progressivo da più di 12 giorni.
COVID-19: Consolidamento (piuttosto che opacità a vetro smerigliato)
L’autrice conclude sottolineando l’importanza di un follow-up continuo dei pazienti colpiti al fine di effettuare un monitoraggio precoce di possibili lesioni croniche (come fibrosi, air trapping e ispessimento interlobulare settale), già osservate in precedenza nella SARS e nella MERS.
TC – Covid-19, 4 caratteristiche comuni che indicano grado di severità
Nello studio di Zhao – Relation Between Chest CT Findings and Clinical Conditions of Coronavirus Disease (COVID-19) Pneumonia: A Multicenter Study, si fa riferimento a 4 caratteristiche riscontrate maggiormente nei pazienti.
Il campione oggetto dello studio, composto da 101 pazienti, è stato diviso in due gruppi:
Non-emergency: pazienti che manifestavano sintomatologia comune e non urgente.(87 pazienti)
Emergency: pazienti che manifestavano sintomatologia grave e potenzialmente letale (14 pazienti)
La tabella qui sotto riepiloga l’incidenza delle 4 caratteristiche iconografiche e il riscontro nei due gruppi:
Prevalenza delle 4 caratteristiche comuni nei due gruppi
Caratteristica iconografica
Tutti i pazienti(101)
Gruppo Non-Emergency (87)
Gruppo Emergency (14)
Opacità a vetro smerigliato
86.1%
83.9%
100%
Vetro smerigliato e consolidamento misti
64.4%
64.4%
64.3%
Dilatazione vascolare
71.3%
67.8%
92.9%
Bronchiectasia da trazione
52.5%
47.1%
85.7%
Nell’articolo si continua specificando che le lesioni hanno una predisposizione alla distribuzione periferica (87.1%), Coinvolgimento bilaterale (82.2%), Predominanza nei lobi inferiori (54.5%) e multifocalità (54.4%).
“Architectural distortion, traction bronchiectasis, intrathoracic lymph node enlargement, and pleural effusions, which may reflect the viral load and virulence of COVID-19, were statistically different between the two groups and may help us to identify the emergency type disease,”
FONTI:
Radiology Perspective of Coronavirus Disease 2019 (COVID-19): Lessons From Severe Acute Respiratory Syndrome and Middle East Respiratory Syndrome
Read More: https://www.ajronline.org/doi/10.2214/AJR.20.22969